Joseph Blatter, nonostante il parere negativo dell’Uefa, risponde con una lettera ufficiale alla federcalcio italiana e dà la disponibilità a discutere sull’introduzione della moviola in campo. Tempi e modi di utilizzo andranno stabiliti dall’International Board, ma il parere positivo della Fifa è già qualcosa di molto importante. Carlo Tavecchio, discusso numero uno della Figc, si era rivolta ufficialmente al governo del calcio mondiale all’indomani delle polemiche seguite a Juventus-Roma, gara nella quale i giallorossi si sono sentiti molto penalizzati dall’arbitraggio di Rocchi.
“Grazie per la tua proposta sull’uso della tecnologia: è un suggerimento molto interessante – risponde Blatter a Tavecchio – , porterò l’argomento all’attenzione dell’International Board”.
Il terreno è dunque pronto: il campionato italiano ha dato la massima disponibilità, offrendo i propri campi di gioco e le partite ufficiali per testare nuove soluzioni tecnologiche in grado di aiutare i direttori di gara e ridurre così l’incidenza dell’errore umano. A dire il vero non è che il fronte nostrano sia compatto: già diversi club e tesserati si sono schierati contro l’uso massivo della tecnologia, mentre sono di più coloro i quali accetterebbero eventualmente il cosiddetto “occhio di falco” per individuare solamente il gol-non gol. È anche una questione di cultura e sono in molti ad essere convinti che nemmeno la moviola in campo riuscirebbe a fermare le polemiche in Italia, anzi, ne potrebbe generare addirittura di altre.
Contrario anche il presidente Uefa, Michel Platini, che sembra avere un conto aperto con il presidente Fifa, “reo” di essersi nuovamente candidato dopo aver precedentemente annunciato un passo indietro. “Non sarebbe più calcio, il gioco sarebbe troppo spezzettato”, ha detto il numero uno del governo del calcio europeo, convinto tra l’altro che la moviola in campo non sia la soluzione a tutti i mali. Soddisfatto delle parole di Blatter, invece, il presidente Figc Carlo Tavecchio, che seppur squalificato per 6 mesi per razzismo, evidenzia l’importante credito di cui gode all’estero: “Questo è il riconoscimento alla federazione italiana di essere bene accolta e ben rappresentativa degli interessi del calcio italiano”.
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